Progetto per la realizzazione di una “cantina tipo” modulare, caratterizzata da una grande flessibilità degli spazi, che si prestano a una facile riconfigurazione e offrono immediate possibilità di espansione delle attività aziendali.
La presenza sempre più frequente di visitatori e l’importanza attribuita all’enoturismo – divenuto molto popolare in quelle zone caratterizzate da un’enologia di qualità – hanno arricchito le cantine di nuove funzioni, che si affiancano alle attività strettamente produttive e che richiedono quindi una nuova modulazione. Il progetto di cantina modulare prevede una grande flessibilità degli spazi che consente facili riconfigurazioni e immediate possibilità di espansione dell’attività.
Nelle aree di prima produzione e imbottigliamento del vino, che risentono maggiormente dei cambiamenti tecnologici, è essenziale lo sviluppo di aree ben illuminate in cui gli elementi strutturali intermedi siano ridotti al minimo e facilmente separabili. L’utilizzo di elementi modulari precostituiti, collocati su griglie che seguono le dimensioni dei vari strumenti (serbatoi, linee di imbottigliamento e linee di confezionamento), aiuta a coordinare le scelte strutturali in funzione delle diverse opzioni di sviluppo.
Affinché il progetto abbia successo, è essenziale una buona integrazione delle aree di visita con le aree operative, nonché la riduzione dell’ingombro dei visitatori nelle aree di produzione.
Il percorso di visita seguirà l’intero processo di produzione del vino, comprese le aree direttamente coinvolte nella trasformazione del vino, attraverso itinerari che seguono il ciclo produttivo ma che sono ospitati in aree separate.
I diversi aspetti del processo di progettazione sono stati considerati seguendo le principali linee guida dell’edilizia sostenibile.